Almenno San Bartolomeo

Blasonatura

D’azzurro, al leone d’argento, linguato di rosso, rampante al fusto di un albero, fogliato di verde, il tutto su campagna dello stesso.

(DPR 11/9/1960, CONCESSIONE)


Note

Il giorno 25 gennaio 1959, il sindaco del paese Luigi Rota, di fronte ad un consiglio comunale dimezzato — infatti erano assenti ben 9 membri su un totale di 11 — approvò lo stemma del paese proposto dallo Studio Araldico di Genova.

L’emblema, ripreso da un’incisione posta sui pali dell’illuminazione, come attestato da una fotografia autenticata, era da tempo usato dal Comune. In merito alla sua antichità la Sovraintendenza ai Monumenti della Lombardia dichiarò che nel retro dei supporti vi era incisa la data del 1880. Il 28 agosto 1959, l’Archivio di Stato di Milano espresse delle riserve su un suo riconoscimento: lo stemma necessitava di ulteriori attestazioni. Era risultato da diversi documenti che nel 1932 la Regia Commissione Araldica Lombarda aveva già discusso sull’adozione di uno stemma comunale. Nessuno si preoccupò di andare a cercare nei faldoni del Comune delibere per avere conferma e menzione di un precedente stemma. L’unica certezza era che questo emblema non fu mai regolamentato da un atto legale.

In assenza di prove, l’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri decise di sottoporre lo stemma al procedimento di concessione.

Su fondo d’azzurro, il leone d’argento, linguato di rosso, simbolo della comunità, è rampante al fusto di un albero, cioè è raffigurato nella sua posizione ordinaria, in piedi con le zampe anteriori protese  in avanti; l’albero, fogliato di verde allude al nome del paese: dal celtico Almenno che significa infatti bosco di olmi.

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